sabato 12 luglio 2008

Ricerche improbabili.

102 anni fa esatti (12 luglio 1906) a Queenscliff, in Australia, i negozi erano chiusi, la banda suonava e 2000 persone attendevano fiduciose. Si trattava dei primi esperimenti col telegrafo senza fili e questo era un evento importante perché avrebbe dovuto arrivare un messaggio inviato da Devonport, In Tasmania, 353 km più a sud; era una bella distanza per quel periodo ma era anche il primo messaggio di quel tipo inviato così lontano nell'emisfero sud. Per la verità il telegrafo senza fili era già noto da un pezzo, il primo segnale infatti era stato lanciato 10 anni prima in Italia, da un poco più che ventenne Guglielmo Marconi. Sfortunatamente per lui al governo italiano non interessò per niente la cosa, per cui fece quello che fanno tuttora molti giovani promettenti: se ne andò in Inghilterra, fondò una società di successo con capitali inglesi, nel 1909 vinse il Nobel per la fisica e nel 1920 trasmise dalla sua radio il primo concerto di musica classica.
I primi telegrafi senza fili utilizzavano un'antenna di oltre 30 metri di altezza, potevano inviare messaggi non molto lontano e costavano un sacco di soldi. Oggi, circa un secolo dopo, possiamo leggere un quotidiano online, sfruttando una piccola rete wireless domestica che funziona trasmettendo via radio, e scoprire che la Bic ha iniziato la commercializzazione di un cellulare Low-Cost: 49 euro per un aggeggio grande pochi centimetri che ci permette di parlare con chiunque nel mondo, ovunque ci si trovi.
So che sono anni difficili e che la ricerca scientifica è una cosa incerta e costosa, governata da scienziati dall'aspetto e dalle abitudini eccentriche, ma mi piacerebbe che chi possiede i mezzi per finanziarla riflettesse un momento sul fatto che il suo stile di vita attuale lo deve a chi 100 anni fa ha investito denaro in ricerche allora improbabili; e non è cosa da poco prendere un'aspirina ai primi segni di influenza e guarire, invece che farsi riempire di sanguisughe da medici improbabili, allo scopo di levare dal corpo gli umori putredinosi, e pregare per un riscontro positivo.
Suvvia, sappiamo tutti qual è la cosa giusta da fare.

Image: Mrbill

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