mercoledì 9 luglio 2008

Coralli, buone notizie!

Correva l'anno 1770, era l'11 giugno a voler esser precisi, quando il brigantino Endeavour che costeggiava l'Australia si incagliò, a bordo c'erano il capitano James Cook e il naturalista Joseph Banks: avevano appena cozzato la prua contro la Grande Barriera Corallina, ovvero la più grande struttura vivente attualmente esistente.
Probabilmente i due devono essersi chiesti cos'era e da dove saltava fuori quella strana formazione che aveva quasi sfasciato loro la barca. In verità i responsabili sono miliardi di polipi del corallo con l'hobby dell'edilizia che vivono in simbiosi con miliardi di alghe (Zooxanthellae). Le alghe danno nutrimento ai polipi e hanno un ruolo vitale nel processo di deposizione del calcare che andrà poi a formare lo scheletro rigido che noi vediamo. I polipi in cambio forniscono alle alghe azoto e fosforo per la fotosintesi, oltre ovviamente alla protezione. Si tratta di un ecosistema molto delicato e la capacità dello stesso di reagire e adattarsi all'inquinamento e ai cambiamenti climatici è incerta (vedi Coral Reef Bleaching).
Tuttavia ogni tanto le buone notizie non mancano: i ricercatori di Conservation International, dell'Università Federale di Espírito Santo e dell'Università Federale di Bahia hanno annunciato (l'8 luglio all'International Coral Reef Symposium a Fort Lauderdale) la scoperta di una nuova barriera corallina al largo della costa meridionale del Brasile, nello stato di Bahia. Il reef appena inidividuato è stato mappato con l'utilizzo di un sonar a scansione laterale ed è stimato essere grande il doppio rispetto al più ricco e vasto banco corallino presente nelle acque dell'Oceano Atlantico meridionale (Abrolhos Bank).
La barriera risulta essere in ottima salute e brulicante di vita e presto si avvierà la seconda parte del progetto riguardante lo studio della flora e della fauna dell'ecosistema.
Ben vengano scoperte come questa.


Fonte: Conservation International
Image: Justin Wong

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