domenica 13 luglio 2008

Atlantide.

Secondo la leggenda Atlantide era un isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme. Il suo nome deriva da quello del primo monarca a governarla, Atlante, figlio di Poseidone e Clito, una ragazza dell'isola. Questa città leggendaria avrebbe dovuto trovarsi nell'Oceano Atlantico e si dice essere stata distrutta da un maremoto 10-15000 anni fa.
Alzi la mano chi non ha sognato almeno una volta il mito di Atlantide. Lyon Sprague de Camp rende benissimo l'idea dicendo: “La ricerca di Atlantide colpisce le corde più profonde del cuore per il senso della malinconica perdita di una cosa meravigliosa, una perfezione felice che un tempo apparteneva al genere umano. E così risveglia quella speranza che quasi tutti noi portiamo dentro: la speranza tante volte accarezzata e tante volte delusa che certamente chissà dove, chissà quando, possa esistere una terra di pace e di abbondanza, di bellezza e di giustizia, dove noi, da quelle povere creature che siamo, potremmo essere felici...”
Questa speranza oggi ci appare un po' meno remota. L'architetto belga Vincent Callebaut ha infatti progettato Lilypad, un ecopoli galleggiante per le vittime del Global Warming e dell'innalzamento del livello acquatico degli oceani. Lilypad è un prototipo di città anfibia completamente autosufficiente, con delle aree distinte dedicate al lavoro, al divertimento e allo shopping. Al centro della struttura una laguna artificiale dove generare biodiversità e intorno montagne. La città dovrebbe ospitare 50000 abitanti e produrre più energia di quella che consuma grazie a una combinazione di tecnologie energetiche rinnovabili (solare, eolico, idraulico, dalle biomasse, ecc.). Di certo si tratta di un ottimo esercizio di design, ma è anche sintomo del fatto che qualcosa sta iniziando a muoversi nella direzione giusta e che forse in futuro un riappacificamento con la natura è ancora possibile. Personalmente penso che da oggi sognerò più spesso di vivere in una città leggendaria come Atlantide.
Altamente consigliato andare a visitare il sito del progetto per rimanere incantati di fronte alle magnifiche fotografie di Lilypad.

Image: Eugenio Azzola

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