venerdì 11 luglio 2008

Lì dove soffia il vento.

Se vi capitasse di fare due passi per il porto di Las Palmas verso novembre molto probabilmente vedreste un gran fervore di preparativi, e scoprireste che esiste un intero popolo di giramondo in barca a vela. Centinaia di barche a vela che si preparano per attraversare l'oceano Atlantico facendosi dare un passaggio dagli Alisei, ovvero venti costanti che dalla notte dei tempi hanno portato ogni genere di imbarcazione a propulsione eolica verso ovest. Non sono altro che una sorta di autostrada per barche a vela. Basta presentarsi alle Canarie a novembre, alzare le vele, ed arrivare dopo una ventina di giorni con il vento in poppa ai Caraibi, a quel punto basterebbe entrare in qualche taverna locale, ordinare un Mojito e celebrare degnamente la fine della stagione dei cicloni. Traversata tranquilla, venti costanti e mare calmo. Tutto questo perché la natura sotto alcuni punti di vista è prevedibile. Tanto prevedibile che, un giorno del lontano 1855, a un brillante ufficiale della marina americana venne in mente che ci si poteva ricavare delle cartine geografiche che rappresentassero le probabili condizioni meteo-marine di quel periodo. Aveva inventato le Pilot Charts. Queste forniscono moltissime informazioni, in una forma molto immediata: c'è una mappa con una griglia disegnata sopra, e in ogni quadretto di questa griglia ci sono le informazioni importanti di quell'area. In questo modo se un giramondo legge nella Pilot Chart che in quel determinato periodo dell'anno, in quel determinato punto c'è il 99% di probabilità di trovare delle condizioni stile “Tempesta Perfetta”, non farà altro che evitare di passare da lì. Queste magiche carte fanno anche di meglio, evidenziano il percorso da fare e il periodo per farlo per essere ragionevolmente certi di trovare bel tempo in ogni momento.
Ora facciamo un passo avanti. Nel 1999 la NASA ha lanciato in orbita il satellite QuikSCAT; questo satellite da quel giorno ha raccolto dati riguardanti la velocità, la direzione e la forza del vento negli oceani. Questo permette quotidianamente di migliorare la qualità delle previsioni del tempo e di identificare sul nascere uragani e fenomeni potenzialmente catastrofici. In questo modo è possibile sapere con precisione chirurgica in quali zone degli oceani il vento soffia con forza, ma soprattutto costantemente. Come mai costantemente? Perché se si volesse metterci un generatore eolico questo non funzionerebbe in modo efficiente con un vento a singhiozzo.
Ma arriviamo al punto: la NASA ha appena dichiarato di aver creato una mappa con i migliori luoghi negli oceani dove posizionare enormi centrali eoliche off-shore. E ci dice anche che se posizioniamo queste centrali in questi luoghi strategici il vento potrebbe donarci il 10-15% di tutta l'energia che il mondo richiede. Lontano dagli occhi e lontano dalle orecchie.
Alla fine è la natura stessa a suggerirci le cose.
Per maggiori dettagli sul progetto e per sapere dove trovare venti estremi fate un salto qui.

Image: Morten A. Mitchell Larød

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