giovedì 10 luglio 2008

Ecco come ti libero dall'anidride carbonica!

“Beh, è ovvio, come mai non ci sono arrivati prima?” avrà pensato il corallo che da sempre utilizza la CO2 per farsi la casa di carbonato di calcio. Un passo indietro, di cosa sto parlando? Beh, si dice in giro che il mondo si sta scaldando, e secondo molti cervelloni che si occupano di queste cose l'uomo, con le sue emissioni di CO2, tanto innocente non è. Ora, sarebbe cosa buona cominciare a fare qualcosa per rimediare; personalmente credo che il problema andrebbe affrontato alla radice spostandoci verso l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili: perché investire in tecnologie di filtraggio o riduzione della CO2, quando posso usare energia solare o eolica con 0 emissioni? Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e bisogna inventarsi qualcosa per tirare avanti fino al giorno in cui smetteremo di bruciare combustibili fossili. Tempo fa è stata proposta una soluzione: prendere la CO2 che produciamo, e stoccarla da qualche parte dove non fa danni. Ad esempio sotto terra o nelle profondità oceaniche. Per la verità sotto molti punti di vista non si tratta di un'idea molto brillante e il perché ce lo spiega Greenpeace qui. Ma ecco che arrivano le buone notizie. Se fosse vero e tutto funzionasse bene come spiegato nel sito della Carbon Sciences, Inc. che ha portato avanti questa tecnologia, ci troveremmo di fronte ad un'idea semplice ed efficace: trasformare la CO2 in PCC, ovvero Carbonato di Calcio Precipitato (utilizzato oggi moltissimo nell'industria della carta), un po' quello che fanno da sempre i coralli. Si aprirebbe quindi una nuova via per stoccare la CO2 e, non solo non ci sarebbero rischi per l'ambiente e per le persone, ma ci sarebbe anche un ritorno economico legato alla vendita del PCC.
Alla fine, val la pena essere ottimisti :D

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