venerdì 18 luglio 2008

Al Gore, Lomborg e le energie rinnovabili.

Ricordo che la copertina di quel libro ha subito attirato la mia attenzione quando la vidi fra gli scaffali di Foyles a Londra. Sto parlando di “The Skeptical Environmentalist”, si tratta di un libro di Björn Lomborg, uno studioso danese praticamente sconosciuto in Italia ma considerato una delle 100 persone più influenti del mondo dal Time Magazine e una delle 50 persone che potrebbe salvare il pianeta dal quotidiano Guardian. Credo seriamente che i suoi due libri dovrebbero essere letti da ogni singola persona che decida di interessarsi all'ambiente.
Il motivo per cui adoro questo studioso è la grande onestà intellettuale e il fatto che ogni sua singola informazione è supportata da pubblicazioni ufficiali (la prima volta che sfogliai The Skeptical Environmentalist rimasi sorpreso scoprendo che un terzo del libro era costituito da riferimenti bibliografici), andando poi a leggere i suoi scritti (scrive molto spesso anche sul Guardian) ci si accorge della grande obiettività che mette in quello di cui si occupa.
Come mai sto parlando di Lomborg? Beh, perché oggi leggendo i giornali ho scoperto che Al Gore ha appena affermato che la sua soluzione per superare la difficile crisi economica mondiale consiste nel passare ad un economia basata al 100 % sulle risorse rinnovabili. Gore ha sottolineato l'assurdità per gli USA di fare debiti con la Cina per acquistare petrolio dal Golfo Persico e distruggere il pianeta con gli inquinanti e la CO2 proveniente dall'utilizzo dei combustibili fossili. La nuova economia ecologica dovrebbe dare posti di lavoro, azzerare le emissioni, e contribuire a generare un mondo più pulito. Insomma si passerebbe da una logica di tagli delle emissioni come quella di Kyoto a una logica che colpisce il problema alla radice shiftando su energie pulite. Che dire? Sono assolutamente entusiasta per quello che ha detto, forse non sono così sicuro che sia possibile nell'arco di 10 anni (ci sono molti stakeholder a cui una vision del genere potrebbe non piacere affatto) ma penso sia possibilissimo, e in tempi relativamente brevi. Da oggi comincerò ufficialmente a tifare per Gore; Se devo esser sincero infatti non gli ho mai dato molto credito, certo è un fantastico comunicatore e sa raccogliere le masse (e forse è un po' quello di cui il mondo ha bisogno) ma il mio background scientifico mi impedisce di dar retta alle sue forzature catastrofistiche. Ora vi chiederete che c'entra Lomborg in tutto questo? Beh Lomborg da molto tempo spara a 0 sul protocollo di kyoto e sulla riduzione delle emissioni di CO2, reputa inefficace e dispendioso impegnarsi a ridurre le emissioni, egli suggerisce invece da molto tempo il passaggio a energie pulite. In sostanza le risorse economiche sono quelle che sono, e destinarle solo alla riduzione della CO2 lasciando perdere le altre sfide ambientali è uno spreco inutile, quando si potrebbe investire quei soldi in ricerca e in tecnologie a 0 emissioni, ottenendo un mondo più pulito e facendo diventare un fantasma del passato la parola Global Warming. Egli afferma che il vero problema del mondo non sono una serie di inconvenienti realtà, ma è il fatto che abbiamo bloccato lo sviluppo di soluzioni efficaci presi da un incontrollabile panico guidato da cattive politiche.
Per quel che mi riguarda sentire uno come Al Gore che afferma che è ora di buttarsi pesantemente sulle energie rinnovabili non può che farmi piacere. E sotto sotto penso che in fondo è quello che Lomborg diceva da un pezzo. Staremo a vedere come va il futuro. Intanto potete leggere due ottimi articoli del buon Björn che parlano di questo argomento pubblicati qualche giorno fa sul Guardian. Uno qui e uno qui. Qui sotto invece il bel discorso di Al Gore.



Image: Roland Peschetz

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