martedì 8 luglio 2008

Crociere scientifiche.

Era il 27 dicembre 1831 quando l'H.M.S. Beagle lasciò Devonport con una rotta che l'avrebbe dovuto portare di lì a poco alle Canarie. A bordo vi era un simpatico ragazzotto amante della natura di nome Charles. Per la verità la sua presenza era rimasta alquanto incerta fino a poco tempo prima, si narra infatti che il padre glielo avesse proibito: eravamo nel 1800 e anche allora come oggi i genitori incitavano i figli a mollare i loro pensieri strampalati in favore di un lavoro fisso e di una pagnotta assicurata. Fortunatamente, grazie alle capacità di mediazione del buon zio Jos, quel giovane 22 enne riuscì a imbarcarsi sul Beagle e a soffrire di mal di mare per buona parte del viaggio che lo avrebbe portato, nell'arco di 5 anni, a circumnavigare il Sud America, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Sud Africa; tutto questo passando per le Galapagos. Quel ragazzo era Charles Darwin e un po' di anni dopo avrebbe scritto nella sua autobiografia che a spingerlo a intraprendere quel viaggio è stato “il desiderio bruciante di aggiungere foss’anche un contributo modesto al nobile edificio delle scienze della natura”... O forse semplicemente era la voglia di realizzare un vecchio sogno di andare alle Canarie a spassarsela in un ambiente ancora incontaminato. Questo ci dimostra che dalle idee strampalate di un giovane sognatore può nascere qualcosa di buono, e che la curiosità verso il mondo che ci circonda è il motore che spinge l'umanità ad evolvere. Per quel che mi riguarda, spero in futuro di poter navigare verso lidi remoti e ancora incontaminati; nel frattempo, fino a che non avrò i mezzi per farlo, cercherò di aggiungere il mio piccolo contributo alle scienze divulgando attraverso un blog quel poco che so.

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